I CLASSICONI AL CINEMA STELLA

AL CINEMA STELLA ARRIVANO I CLASSICONI: SI INIZIA CON “PSYCHO” DI ALFRED HITCHCOCK

Da marzo, una volta al mese, al cinema Stella appuntamento con i 𝑪𝒍𝒂𝒔𝒔𝒊𝒄𝒐𝒏𝒊 – 𝑰𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒊 𝒆 𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒔𝒖𝒍 𝒄𝒊𝒏𝒆𝒎𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒎𝒂𝒊 𝒅𝒊 𝒎𝒐𝒅𝒂 a cura di Cinema Stella, Storie di cinema, Clorofilla e Kansassiti. Introduzione a cura di Alessio Brizzi, associazione Storie di cinema.

Si parte mercoledì 8 marzo alle 21.15 con la proiezione della versione restaurata dalla Cineteca di Bologna di 𝐏𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨 𝐝𝐢 𝐀𝐥𝐟𝐫𝐞𝐝 𝐇𝐢𝐭𝐜𝐡𝐜𝐨𝐜𝐤 in versione originale con i sottotitoli in italiano.
𝑺𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒖𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒐𝒍𝒆𝒅𝒊̀: 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 (𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝑫𝑭𝑳 𝒆 𝒗𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒈𝒈𝒊𝒐 𝑳’𝑨𝒑𝒑𝒂𝒓𝒊𝒕𝒂) 𝒆 𝒇𝒊𝒍𝒎 10 𝒆𝒖𝒓𝒐 – 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒇𝒊𝒍𝒎 5 𝒆𝒖𝒓𝒐
𝑷𝒓𝒆𝒏𝒐𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 (𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏’𝒊𝒏𝒅𝒊𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒖𝒄𝒊𝒏𝒂) 𝒂𝒍 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐 3391201079 𝒐𝒑𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒊𝒍 𝒄𝒊𝒏𝒆𝒎𝒂@𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆.𝒊𝒕

IL FILM

Questo restauro in 4K contiene tredici secondi di materiale restaurato tagliati dalla censura dopo l’uscita iniziale nelle sale. Ora è possibile vedere il film come fu visto originariamente nei cinema nel 1960, proprio come lo aveva pensato e voluto Alfred Hitchcock.

Il capolavoro del macabro di Alfred Hitchcock vede Anthony Perkins nei panni del tormentato Norman Bates, tassidermista e voyeur, la cui vecchia casa buia e il motel adiacente non sono esattamente il posto dove trascorrere una serata tranquilla. Nessuno lo sa meglio di Marion Crane, interpretata da Janet Leight, la sfortunata cliente il cui viaggio termina nella famigerata scena della doccia, 45 secondi fra i più celebri della storia del cinema. A cercarla saranno un investigatore privato e la sorella di Marion. Hitchcock gioca da maestro con le attese e le emozioni del pubblico: l’orrore e la suspense salgono fino a quando il volto del misterioso assassino verrà finalmente rivelato.

𝑺𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒖𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒐𝒍𝒆𝒅𝒊̀: 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 (𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝑫𝑭𝑳 𝒆 𝒗𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒈𝒈𝒊𝒐 𝑳’𝑨𝒑𝒑𝒂𝒓𝒊𝒕𝒂) 𝒆 𝒇𝒊𝒍𝒎 10 𝒆𝒖𝒓𝒐 – 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒇𝒊𝒍𝒎 5 𝒆𝒖𝒓𝒐
𝑷𝒓𝒆𝒏𝒐𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒂𝒍 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐 3391201079 𝒐𝒑𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒊𝒍 𝒄𝒊𝒏𝒆𝒎𝒂@𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆.𝒊𝒕

NOTE DI REGIA

“Ho sempre pensato che sullo schermo bisogna mostrare il minimo per ottenere il massimo sul pubblico. A volte è necessario mostrare un po’ di violenza, ma soltanto se vi è una forte motivazione. Per esempio, in Psycho è presente questo assassinio impressionistico in una doccia […]. Ora, una volta mostrata quella scena, ho instillato nelle menti degli spettatori un’apprensione riguardo l’esistenza di un assassino in modo che, col procedere del film, ho potuto ridurre e praticamente eliminare l’ulteriore violenza perché desideravo che la minaccia fosse soltanto percepita. […] Psycho è stato concepito soprattutto per depistare lo spettatore. Lo spettatore doveva pensare che il film parlasse di una ragazza che rubava 40.000 dollari. […] La mia più grande soddisfazione è che il film ha avuto un effetto sul pubblico, ed era la cosa alla quale tenevo di più. In Psycho del soggetto mi importa poco, dei personaggi anche; quello che mi importa è che il montaggio dei pezzi del film, la fotografia, la colonna sonora e tutto ciò che è puramente tecnico possono far urlare il pubblico.”

Grosseto, 7 marzo 2023 – Comunicato stampa