Mercoledì 2 agosto

cammina sul lago selvaggio - 2 agosto (1)

Conversazioni tra parole e musica intorno ai libri “Nodi al pettine” di Marcello Blasi a cura di Federico Raponi, “Cammina sul lato selvaggio. Vivere e morire a New York” di Alessandro Angeli, “Patrizia 1965” di Francesco Serino. Introduce Andrea Gozzi, musicista. 

Ad inaugurare lo spazio dell’uliveto quattro amici del festival. Ad introdurre la conversazione sarà il musicista Andrea Gozzi. Con lui, Federico Raponi, storico presentatore e collaboratore qui in veste di curatore del racconto lungo “Nodi al pettine” di Marcello Blasi, poi Alessandro Angeli che prosegue nelle vite romanzate di personaggi cult della musica. Stavolta tocca a Lou Reed nel libro “Cammina sul lato selvaggio. Vivere e morire a New York”. E il quarto amico è Francesco Serino, libraio indipendente che esordisce nel romanzo con “Patrizia 1965”. 

“Nodi al pettine” di Marcello Blasi a cura di Federico Raponi

Roma, vigilia del capodanno del Duemila.
Dopo decenni di una lotta di classe ininterrotta e cruenta, un’associazione segreta con un programma in 10 punti è passata dalla clandestinità a manifestazioni con milioni di persone. Nessuno aveva voluto o saputo opporsi. Con un gran consiglio (di circa 50 persone), fondato sul volontariato e in cui nessuno percepisce stipendio, è stato quindi instaurato il regno della ragione, che, come prime misure, ha abolito le frontiere, la proprietà privata fuori dall’uso e tutte le milizie armate, dello stato e no, ha creato le ULS (Unità Lavorative Superflue) e l’AMS (Assegno Minimo di Sopravvivenza, che dà diritto a casa, vestiti e cibo solo in quanto persone). Questo ha attirato gente in fuga da vari paesi, per cui Roma ora conta più di 50 milioni d’abitanti e si estende da Viterbo a Latina.
Una famiglia di oppositori politici degli anni ’80, che ha subìto carcere, torture e un suicidio, rincontra il proprio carnefice, ora addetto alla sicurezza all’ambasciata brasiliana, e con altre persone escogita un piano per rapirlo.

Marcello Blasi nasce a Vallerano (VT) il 20 settembre 1948 e muore a Roma nell’ottobre 2010. Firma i suoi romanzi con lo pseudonimo di Sicello Blamar.

Negli anni ‘70, militante del collettivo Monteverde nell’area dell’Autonomia Operaia romana, fu accusato di aver partecipato ad una “spesa proletaria” e per un periodo fu latitante. Scagionato, in seguito fu proposto per il confino politico perché definito “individuo socialmente pericoloso”, ma la protesta del movimento scongiurò l’applicazione di questa misura fascista. Negli anni del “riflusso” iniziò la sua ricerca artistica, creava sculture in fil di ferro e sassi e fondò un gruppo musicale: i Move, conosciuto e apprezzato nella scena new wave e punk-rock italiana. Lui, cantante e anima della band, aveva affittato e insonorizzato un sottoscala per le prove, e quello divenne il punto di riferimento per giovani del quartiere. Nell’agosto 2022, trai suoi materiali, è stato ritrovato il racconto completo, dattiloscritto e inedito Nodi al pettine.

“Cammina sul lato selvaggio. Vivere e morire a New York” di Alessandro Angeli (ed. Arcana)

Il racconto indaga l’adolescenza tormentata del cantautore newyorkese nell’America perbenista degli anni Cinquanta, fino alla formazione dei Velvet underground, quando Reed saprà dare forma e sostanza al suo genio creativo, sopravvivendo al rapporto di dipendenza con l’eroina ed esplorando tutti i più oscuri recessi della sua sfaccettata sessualità. Dopo la rottura con Andy Warhol, John Cale e infine con l’intera band, il rocker newyorkese intraprenderà la sua carriera da solista, scrivendo tra gli altri “Ttransformer”, il disco prodotto da David Bowie, in grado di regalargli la popolarità e i riconoscimenti di cui la scena underground della Grande Mela era avara. ma questa anche la storia di un artista schivo, dal carattere burbero e fragile, capace di scovare la poesia nei bassifondi della metropoli e di affermarsi come uno degli autori musicali più importanti del Novecento.

Alessandro Angeli Insegnante e lettore per un’agenzia letteraria. Tra i suoi libri: Combattevamo i fascisti per mare e per terra. Vita e ballate di Woody Guthrie (Ortica, 2018). Pam e Jim, una preghiera americana (Ortica, 2019). The Clash 1977, R.i.Punk Joe Strummer (Ortica, 2020). Morrissey, the eternal boy (Ortica, 2021). Transmission (El Doctor Sax, 2021). Radici nel cielo, la rivolta mistica di Bob Marley (Ortica, 2022). Albe Nere (Besa Muci, 2022). Lo spirito del male, parabola lisergica di William Burroughs (El Doctor Sax, 2022).

“Patrizia 1965” di Francesco Serino (ed. Atlantide)

La storia di una madre e di un figlio che, di fronte a una situazione che all’improvviso sembra sfuggirgli di mano, cerca di salvare ciò che può dei giorni che ancora gli rimangono insieme a lei. Allora scongiurare l’infamia del “pignoramento mobiliare coatto” diventa l’imperativo che s’impone quando, una mattina di primavera, ritira una raccomandata destinata alla madre. Lei, obesa, protettiva e bonaria, è una commercialista affetta da una grave malattia e ormai non più in grado di occuparsi delle incombenze dello studio professionale di cui è titolare. Mutui, stipendi, incasso delle fatture. Chi si prenderà cura di tutto ora che lei ha smesso di farlo e che la sorte si accanisce contro di loro? Una cosa è certa: lui non permetterà mai all’ufficiale giudiziario di vedere la madre nella sua vestaglia rosa legata in vita, in mezzo a tutte quelle stramaledette medicine. E così inizia la sua personale corsa all’incasso dei crediti, una corsa a tratti comica e più spesso drammatica, che lo catapulterà negli inesorabili ingranaggi della provincia e delle persone che la abitano, costringendolo a fare i conti con le ingiustizie del mondo e con un destino imprevisto che emerge dal passato.

Francesco Serino è nato a Grosseto nel 1978. Fa il libraio indipendente. Ha scritto due saggi storici sulla politica estera degli Stati Uniti e un breve saggio sul potere creativo della scrittura. Questo è il suo romanzo d’esordio.