Francesco Montanari in “Cristo di periferia” di Davide Sacco
Cosa succederebbe se un nuovo Cristo nascesse oggi, in una qualsiasi periferia del mondo? Un giornalista “di un giornale che non esce in edicola” viene inviato dal suo direttore in un circo di periferia per scrivere un articolo su un “povero Cristo” che, nella sua roulotte, trasforma l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci.
Scettico, il giornalista arriva in questo circo bastardo, dove incontra personaggi fragili e surreali: Maddalè, che camminava sul filo prima di rimanere zoppa, e che adesso legge le carte e “colleziona sogni claudicanti”, il nano Giuda, che ha un tatuaggio per ogni dolore che la vita gli ha causato, il direttore, crudele e spietato, fino a conoscere quest’uomo dei miracoli, il “povero Cristo”.
Da quel momento in poi la storia scorrerà incessante e inesorabile, come una storia vera, di quelle che ognuno vorrebbe aver vissuto, come i numeri del circo, che nascondono le paure e le sofferenze dietro alle luci e alle risate.
Francesco Montanari narra con delicatezza e suggestione questa fiaba contemporanea, un racconto di umanità e debolezza, che si interroga sul valore dei miracoli oggi, sulla bellezza del mondo a volte così difficile da intuire, e sull’importanza dei sogni.
Un racconto di fede, quella stessa fede che spinge il funambolo a continuare a camminare sulla corda, sospeso nel vuoto: la fede che supera la paura.
Francesco Montanari nasce a Roma il 4 ottobre del 1984. Diplomatosi presso l’accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio D’Amico intraprende subito la carriera di attore teatrale, partecipando a numerosi spettacoli di successo tra cui “Romeo e Giulietta”, per la regia Valerio Binasco, “Parole incatenate” per la regia Luciano Melchionna, “Sunshine”, diretto da Giorgio Albertazzi, “Fontamara”, regia di Michele Placido e molti altri. Nel 2008 lo vediamo nei panni del Libanese nella serie tv “Romanzo Criminale”, ruolo grazie al quale diventa celebre al grande pubblico; inoltre, a seguito del successo della serie, arrivano le prime proposte cinematografiche. Nel 2009, infatti, Francesco debutta sul grande schermo nella pellicola “Oggi sposi” di Lucini, per poi entrare nel cast di “Tutti al mare”, regia di Matteo Cerami (2011), “Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata” di Carlo Vanzina (2011), “Come non detto”, di Ivan Silvestrini, “La settima onda” di Massimo Bonetti, “Un Natale stupefacente” di Volfango De Biasi (2014).
Dal 2016 è nel fortunato spettacolo “Americani” di Sergio Rubini, che debutta al Teatro Eliseo di Roma e che continuerà la tournée nella stagione 2017-2018. Lo vediamo inoltre nel cast di “L’amore rubato”, di Irish Braschi, e in due pellicole presentate al Festival del cinema di Roma: nel film a episodi sulla precarietà “In bici senza sella”, e in “Sole, cuore, amore” di Daniele Vicari. Nel 2020 è attore protagonista di “Regina” di Alessandro Grande. E’ stato protagonista della serie tv “Il cacciatore”, “I Medici” e nel 2021 ha affiancato Roberto Bolle nella conduzione di “Danza con me”.
E’ direttore artistico del teatro Manini di Narni (Tr).